La mia musica è un'idea astratta che percepisco a volte come qualcosa di fluido e trasparente,
altre volte brillante e materica ma sempre in vibrante immutabilità: una traslazione di percezione.
La maggior parte delle musiche sono composte con il pianoforte e le percussioni; ciò mi ha consentito , nel tempo, di acquisire una
tecnica strumentale personale, come suonare pianoforte e percussioni simultaneamente e inventare diverse possibilità timbriche e musicali.
È significativo per me creare uno spazio esecutivo in cui l'invenzione in tempo reale possa diventare parte dell'improvvisazione e generare
possibilità uniche, irripetibili. Annoto le idee musicali registrando le mie improvvisazioni come schizzi, memoria incisa che metto a fuoco
quando sento la necessità di sviluppare quella formula improvvisata.

Katia Pesti
contemporanea
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© 2016 Katia Pesti
Piero Taddei • www.firenzefoto.it










esce a marzo
il nuovo album di Katia Pesti